Design d'interni
"FIOCCHI DI NEVE ROSSA"
"Il designer crea le case di altre persone e, in qualche misura, influisce sui loro destini.
Egli sarà sempre necessario per la prospettiva, l’equilibrio e le risorse che apporta ad ogni progetto.
Armonizza gli ambienti progettati con la personalità del cliente e lo fa sentire speciale."
Il ruolo del design d’interni
Il
design d’interni è una figura
qualificata, per il percorso formativo e l’esperienza lavorativa, ad accrescere
la qualità e la funzionalità degli spazi interni. E’ essenziale la capacità di
distribuire lo spazio e la conoscenza approfondita dei materiali e dei colori. Efficiente
e disciplinato, fantasioso e creativo, deve possedere doti artistiche, essere
un esteta ed emozionare. Rigoroso nella ricerca dei particolari e soprattutto disposto
ad imparare continuamente educando se stesso con l’arte, la lettura, la moda, il cinema, il teatro, viaggiando, ecc.... Nello stesso tempo il design
d’interni deve essere flessibile e versatile. Inoltre
trattando non solo con il cliente, ma anche con fornitori ed altre figure professionali, è vitale che sia un ottimo comunicatore. Tenace
nel portare a compimento un’opera e capace di rimanere concentrato fino alla
consegna del lavoro. Ma tutto ciò non basta. Deve possedere buone
qualità commerciali ed organizzative, perché i progetti devono essere
realizzati entro il budget di spesa stabilito e nel rispetto dei tempi
previsti. Uno dei compiti principali del design
d’interni consiste nel trasformare le idee e la
personalità del cliente, in un ambiente consono per vivere o per lavorare,
cogliendone l’essenza delle richieste, dei desideri e delle aspirazioni. Allo
scopo è importante trasferire al cliente le conoscenze relative alle mode ed
alle tendenze, ma è altrettanto importante sapersene distaccare per creare
interni del tutto personalizzati e dotati di un carattere distintivo. Varcare in modo
intenzionale i limiti vuol dire sperimentare armonie e concetti inediti,
accostamenti inusuali, nuovi utilizzi di materiali, finiture e colori, il tutto per personalizzazione gli ambienti Nel settore del marketing il
design d’interni gioca spesso un ruolo
fondamentale nella strutturazione e nell’articolazione degli spazi commerciali, negli
allestimenti delle vetrine e nel posizionamento degli articoli in vendita, con l’intento
di indurre i visitatori ad entrare nel punto vendita e diventarne potenziali
acquirenti.
I nostri servizi
- La fase pre-progettualeIl rapporto con il cliente Uno dei miei compiti principali, direi quello fondamentale, è comprendere le esigenze del cliente, sia che si tratti di una società o di un privato, affinchè il progetto abbia un esito favorevole. Entrare in empatia con il cliente, ascoltarlo per interpretarne il pensiero, osservarlo per capirne esigenze, personalità e stile ed, in una situazione commerciale, valutare questi aspetti in un più ampio contesto. Tutte priorità da coltivare man mano che il rapporto si sviluppa, traducendo e stilando delle direttive espresse dal cliente a volte in modo disarticolato, sotto forma di richieste, problemi, desideri, aspettative e così via. Quindi è indispensabile possedere gli strumenti per trasformare e sviluppare le idee del cliente onde ottenere un risultato praticabile e professionale. E’ necessario guadagnare il rispetto del cliente mantenendo un rapporto collaborativo con lo stesso, informandolo su ogni fase del progetto, adattandosi al mutare delle sue esigenze e priorità e rispondendo rapidamente ad ogni questione sollevata. Pertanto la parola d’ordine diventa “fiducia reciproca” che, una volta acquisita, si trasforma da subito in direttive.Le direttiveCome già detto in precedenza qualsiasi richiesta, problema, desiderio, aspettativa od altra informazione relativa ad esigenze e stile dei vita del cliente, va vista né più né meno come direttiva. E’ molto importante, nell’ottica di un processo logico, stendere una sorta di questionario, il più completo possibile, che aiuti a stilare un progetto aderente alla realtà. Per esempio, nel caso di un progetto residenziale, l’inquadramento dello stile di vita del cliente e della sua famiglia, le sue/loro abitudini e così via . Nel caso di un progetto commerciale l’inquadramento dei fattori e della posizione di mercato, di brand, di target, ecc. …… A tal proposito ho visto che funzionano molto bene le interviste a tutte le persone che in qualche modo sono interessate dall’intervento. Affinchè il progetto giunga ad una soddisfacente conclusione è molto importante stabilire un’idea di budget anche se so per certo che non sempre, per vari motivi, questo sia l’aspetto più semplice da discutere. Fatte mie le istanze del cliente, passo alla fase del primo sopralluogo.Il sopralluogoIl sopralluogo ha la doppia finalità di osservare:a. l’arredamento esistente per trarre utili e preziose indicazioni sul gusto e sullo stile del cliente;b. analizzare accuratamente lo stato di fatto traducendolo, in base ad un rilievo metrico, relazionale e fotografico, in un disegno che riporti le misure geometriche degli spazi (planimetrie ed altezze), delle aperture (porte, finestre, nicchie, zoccolature, ecc.), degli impianti (elettrico, riscaldamento/raffrescamento, del gas, ecc.). Anche l’esposizione degli ambienti influisce sul risultato finale (qualità ed intensità della luce naturale). Quanto sopra deve essere compiuto per ogni stanza od ambiente (residenziale o commerciale) ed, assieme ai dettagli relativi al cliente, contribuirà all’elaborazione di idee e concetti che verranno successivamente selezionati. L’attività descritta ha un presupposto: la ricerca.La ricerca preliminareIl mio lavoro, ma che è una vera passione ed alla quale dedico molto tempo, presuppone una continua ricerca. Visite ad edifici od esercizi similari per apprendere sulla distribuzione degli spazi, sugli stili e sui brand. Ricerca su materiali, finiture e loro possibili applicazioni, analisi di mercato, partecipazione a seminari ed a corsi di aggiornamento, visite a stand, show-room e manifestazioni fieristiche. Questo lavoro di base permette una maggior possibilità di sviluppare diverse soluzioni e proposte.L’elaborazione concettuale e la formulazione di una soluzioneL’elaborazione di un concetto significa tradurre sulla carta l’idea di stile o di effetto che ha in mente il cliente. Ma questo non è sempre chiaro a parole ed anzi, talune volte, vi è un problema di interpretazione. Allo scopo è utile che il cliente, in uno degli incontri preliminari, esponga esempi di stili ricercati (ritagli di riviste, copie di immagini, fotografie, ecc.) e riporti letteralmente esempi di effetti voluti (luminosità, eleganza, modernità, accoglienza, effetto rustico, provenzale, country, classico contemporaneo, ecc.). In mancanza di precise indicazioni lavoro sull’architettura dell’edificio o reinterpreto un particolare stile nelle corde del cliente. Il nome di una società o l’insegna può essere uno spunto interessante per concettualizzare un progetto in campo commerciale. Elaboro tavole concettuali “concept board” per comunicare l’essenza di un progetto e formulare una risposta creativa che non sempre sono immagini tratte da pubblicazioni di interior design. Talvolta sono immagini, situazioni, effetti cromatici tratti da pubblicazioni culturali, di arte, sport, fotografia, moda, cucina, tempo libero, giardinaggio, viaggi ed altro. Alla fine uno o più schizzi, anche sommari ed a mano libera, prodotti in tre dimensioni, visualizzano l’effetto di un particolare progetto o stile nell’ambito di uno spazio predefinito. Il tutto tenendo sempre in debita considerazione il budget prestabilito. Esaurita la fase pre-progettuale, ovvero la raccolta e l’analisi delle informazioni di base, attraverso la quale si sono sostanziati gli obiettivi, il passo successivo è la fase progettuale.
- - il rapporto con il cliente
- - le direttive
- - il sopralluogo
- - la ricerca preliminare
- - l'elaborazione concettuale
- La fase progettualeI princìpiLa progettazione si basa su principi di antropometria, di prossemica e di ergonomia. Su principi relativi a proporzioni e dimensioni in modo da creare spazi armonici ed equilibrati. Su principi relativi agli ordini architettonici classici concepiti per regolare matematicamente gli elementi portanti e gli elementi portati. Su principi relativi alla simmetria (immagine speculare), all’asimmetria (equilibrio di forme non equivalenti) ed all’equilibrio radiale (equilibrio rispetto ad un cerchio). Su principi relativi all’equilibrio ed al contrasto (linee orizzontali e verticali, forme e dimensioni, monocromia e policromia, luce ed ombra, elementi materici e così via). Su principi relativi al ritmo ed alla ripetizione. Sui principi dei punti focali e così via. Pertanto il designer d’interni deve essere in grado di unire creatività e linee guida fondamentali per progettare in modo soddisfacente e professionale.
La progettazioneNella fase della progettazione, verificando costantemente il rispetto dei principi di cui sopra, ritengo indispensabile ragionare di estetica, di destinazione d’uso degli ambienti, delle esigenze e delle attività degli occupanti, della organizzazione degli spazi di circolazione e di relazione, degli spazi dedicati alla privacy, della sicurezza e via dicendo. Ogni spazio ed ogni attività che vi si svolga, che sia residenziale, commerciale, direzionale od altro, ha le sue caratteristiche, esigenze, necessità e peculiarità. In questa fase, inoltre, è fondamentale discutere delle strutture portanti dell’edificio, dei servizi (riscaldamento, impianto idrico-sanitario e del gas, impianto elettrico ed illuminotecnico, impianto domotico, impianto di climatizzazione e della ventilazione meccanica, impianto di comunicazione (dati, audio, video e telefonico), impianto di sicurezza ed antintrusione, ecc.). In questa fase delineo i mobili che possono essere contenitori, espositori e di servizio, i loro ingombri spaziali e la loro accessibilità. Inoltre do il giusto risalto a cornici, mostrine, zoccolature, ecc. ……… Rappresento tutte le informazioni e le nozioni di cui sopra al cliente in modo chiaro ed esaustivo, affinchè possa trarre le sue considerazioni e dare le sue direttive.
La rappresentazioneE’ pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste (I.Montanelli) ed, alla stessa stregua, considero la rappresentazione grafica di uno o più concetti progettuali. Rappresentare in modo non consono un concetto è sbagliato e controproducente. Piante, sezioni, prospetti, particolari grafici, magari con l’aggiunta di utili annotazioni, devono rappresentare al meglio il concetto che voglio esprimere. Con l’aiuto del software Autocad si possono eseguire delle rappresentazioni di facile leggibilità, attraverso la scelta della grafica più opportuna ed alla personalizzazione di stili e caratteri, unitamente a disegni a mano libera di supporto. Inoltre disegni esecutivi ed immagini tridimensionali possono essere comunicate a livello internazionale, previa conversione in file PDF o JPEG. Anche l’illustrazione riveste un ruolo molto importante nel rappresentare spazi non propriamente semplici.
L’illustrazioneConsidero indispensabile, per raffigurare spazi dalle forme angolari o comunque insolite, dei disegni bidimensionali come le proiezioni assonometriche, che danno un effetto di tridimensionalità. Esse rappresentano una vista a volo d’uccello, leggermente distorta, ma di facile comprensione. Un’illustrazione molto utilizzata, e di grande fascino, è la prospettiva a due punti di fuga, maggiormente realistica, personalizzabile con vari dettagli, disegnata e colorata a mano come se fosse uno schizzo. A volte vale la pena produrre un modello in scala, che è molto utile per far comprendere appieno il concepimento degli spazi. Ricordo, a tale proposito, il modello in scala che ho costruito per realizzazione una oreficeria a Bologna. Seppur monocromatico i concetti di spazio risultavano molto più immediati che se fossero stati espressi da disegni. Ultimata la fase progettuale passo alla soluzione decorativa. - - i princìpi
- - la progettazione
- - la rappresentazione
- - l'illustrazione
- L’armonizzazioneI colori, i materiali e le finiture
Più gli interni sono curati più appaiono semplici, così da esprimere maggiormente il temperamento e la personalità di chi vi abita e vi lavora. Terminata la fase progettuale inizia una fase entusiasmante del mio lavoro, ovvero l’armonizzazione dei colori, dei materiali e delle finiture. In un continuo gioco di equilibrio o contrasto, di accostamenti usuali od inediti, di azzardi e sperimentazioni, rappresento i vari effetti cromatici e materici sulle cosiddette “tavole campione”.Ho riscontrato la loro funzionalità e versatilità per comunicare al cliente le decorazioni finali degli ambienti. Infatti queste raccolgono in modo proporzionale i vari elementi del progetto, montati nell’ordine in cui apparirebbero negli interni. La parte predominante è rappresentata dal colore con tutte le sue implicazioni di carattere decorativo, cromatico, psicologico, percettivo ed associativo. E’ strabiliante pensare che noi riusciamo a distinguere circa sette milioni di colori, dei quali non ne conosciamo nemmeno i nomi, ma è ancora più strabiliante pensare che per arrivare ai sette milioni di colori, partiamo sostanzialmente da tre: rosso, giallo e blu (colori primari); mescolando tra loro due dei tre colori primari in parti uguali si ottengono: verde, arancio e viola (colori secondari); aggiungendo un terzo colore primario al suo secondario si ottengono: giallo-arancio, rosso-arancio, rosso-viola, viola-blu, verde-blu, giallo-verde (colori terziari).I colori sono delle vere e proprie forze che agiscono sulle persone producendo stati di benessere o depressione, attività o passività. I colori caldi (rosso, arancio, giallo) sono attivi, eccitanti e talvolta irritanti, il rosso è il colore della vitalità ed è energetico, il giallo e l’arancio sono stimolanti I colori freddi (verde, blu, viola) sono passivi, riposanti, intimi, il blu è il colore della tranquillità e della devozione, il verde è il colore dell’armonia e si pensa sia curativo, il viola ed il lilla sono i colori della serenità e della spiritualità. Ma la diversità sta anche nelle tonalità, il colore rosa chiaro è rilassante mentre il rosa vivace è passionale. Inoltre, considerando che il colore non è un oggetto tangibile ma piuttosto una sensazione, influisce sull’azione generata dallo stesso anche l’intensità luminosa, l’orientamento della stanza, l’angolazione e la distanza da cui lo si guarda. Si può conferire vitalità agli interni contrastando tonalità calde e fredde oppure vivacizzarli variando i toni e le intensità nelle soluzioni monocromatiche. Introducendo interessanti contrasti materici (il risultato lo si raggiunge almeno con tre diverse tipologie di materiali) gli ambienti monocromatici acquistano varietà e profondità. I colori neutri (bianco e nero, dalla cui mescolanza si ottiene il grigio) aggiunti ai colori primari e secondari comportano l’ottenimento di tutta una serie di tinte che potrebbero risultare monotone e scialbe, nel loro utilizzo se non “rinfrescate” con un tocco di bianco o “puntualizzate” con un tocco di nero. E’ impressionante quello che può fare il colore e sbagliarne l’utilizzo può essere devastante.Tinte calde e chiare esercitano un’azione eccitante se a soffitto, calda ed intima se a parete, incoraggiante se a pavimento. Tinte calde e scure esercitano un’azione di distacco se a soffitto, di limitazione se a parete, di sicurezza se a pavimento. Tinte fredde e chiare esercitano un’azione calmante se a soffitto, di guida se a parete, di incitazione al movimento se a pavimento. Tinte fredde e scure esercitano un’azione di oppressione se a soffitto, di freddezza e tristezza se a parete, di depressione se a pavimento. Il colore può addirittura riequilibrare l’acustica, può essere usato per invitare o dissuadere le persone a trattenersi in un determinato ambiente, può essere utilizzato per promuovere la vendita di determinati prodotti negli spazi commerciali, può indurre calma e rilassatezza in ambienti stressanti od aumentare il rendimento in ambienti direzionali, scuole e stabilimenti, e così via.
Naturalmente utilizzo il colore quando ho la necessità di coprire superfici o materiali, in modo da nascondere l’aspetto originale di questi. Ma ci sono materiali che, usati nella loro originalità, determinano essi stessi la componente colore. Una parte affascinante del mio lavoro è proprio la scelta degli accostamenti di materiali e colori, partendo dal presupposto che il materiale introdotto per un determinato utilizzo deve essere il più adatto all’uso per cui è stato scelto. Legno, metallo, ceramica, vetro, tessuto, carta, fibre, resina, prodotti di sintesi, gesso, marmo, pietra, materiali da costruzione quali il laterizio ed il calcestruzzo, materiali innovativi, derivanti dalla ricerca o dalla sperimentazione. Talvolta i materiali possono subire un trattamento superficiale per aumentare la durabilità o migliorarne la prestazione e così via. In tutto questo presto particolare attenzione all’aspetto olistico di ogni prodotto, ovvero alla filiera costituita dall’acquisizione della materia prima, dalla sua lavorazione e dal suo utilizzo, fino al suo smaltimento. In ogni caso non ci sono giustificazioni nella scelta di prodotti inadatti o di qualità insufficiente.
I mobili, gli accessori ed i dettagli
Definito il contenitore dobbiamo discutere del contenuto. Parte integrante di ogni mio progetto è l’introduzione dei mobili, la cui scelta viene influenzata da considerazioni di ordine pratico oltre che stilistico. I mobili possono essere standard e trovarsi in commercio, oppure su misura ed essere realizzati artigianalmente. Possono essere contenitori, espositori, di servizio. A parete, d’angolo o da centro stanza. I materiali con cui sono costruiti possono essere i più disparati. Possono essere colorati o disegnati, decorati in alto o basso rilevo, con sculture, modanature, torniture. Possono essere incrostati, impiallacciati, graticolati, con giochi di fondo, intarsiati. Possono essere verniciati, impregnati, laccati. Possono essere d’epoca, antichi, regionali, in stile od appartenere ad un preciso momento storico. Stile Giapponese, ovviamente non concepito per il modo di vivere occidentale. Stile Inglese (Elisabettiano, Palladiano, Chippendale, ecc.). Stile Americano (William and Mary, Queen Anne, Federale, ecc.). Poi stili intesi come movimenti ed espressioni artisitiche con tutte le loro varianti ed implicazioni (Arts and Crafts, Art Nouveau, ecc.). I modernisti (l’Estetica della Macchina, movimenti come la Bauhaus, lo spirito dell’Estetica Industriale, stimoli prodotti dalla pittura contemporanea). Il Modernismo Popolare (l’Art Deco). L’Età dell’Aerodinamica (consumismo e stile non più prerogativa di una certa èlite), dell’Opulenza (il Modernismo diventa Pop), fino ad arrivare al Design Contemporaneo. Oggi è difficile, se non impossibile, realizzare ambientazioni che ripropongano fedelmente gli stili di cui sopra, sia per motivi funzionali, di gusto, di appartenenza storica, ma soprattutto economici. Però sono altrettanto convinto che l’inserimento di un mobile, un accessorio od un dettaglio, appartenente ad uno degli stili di cui sopra o ad altri non citati (ve ne sono tantissimi), costituisca un elemento di contrasto. Contribuisce a determinare un’atmosfera molto seducente e raffinata, elegante o divertente, minimizza i difetti dell’ambientazione e ne esalta il fascino. Le forme (quelle curve sono più accoglienti di quelle diritte e verticali) influenzano in modo determinante lo stile e l’atmosfera dell’ambiente. Ma tutti i tentativi che compio per rendere esclusiva un ambientazione, rischia di diventare vano se viene meno l’attenzione ai dettagli. Una maniglia sbagliata, uno zoccolo trascurato, una cimasa od una modanatura casuale possono apparire fuori luogo. Allo stesso modo lampade, cuscini, vasi, dipinti, cornici, fiori, bastoni porta tende, accessori, ecc. dimostrano cura nei dettagli ed offrono l’opportunità di introdurre punti di colore e contrasti materici. Per non parlare di tende, tappeti, copri divani, ecc. Quando ho finalmente chiaro ogni aspetto del progetto d’interni, passo alla presentazione al cliente.
La presentazione
Come per la fase pre-progettuale, dove elaboro tavole concettuali per comunicare l’essenza di un progetto e per formulare una risposta creativa, nella presentazione finale elaboro tavole campione che rappresentano i vari elementi del progetto, montati nell’ordine in cui apparirebbero nella realtà. Allego a parte elaborati grafici come piante, prospetti, sezioni e se necessaria una o più prospettive, in funzione dell’articolazione dell’opera. Inoltre una relazione che illustri le caratteristiche del progetto. Successivamente all’approvazione dello stesso, passo alla fase della realizzazione. - - i colori, i materiali e le finiture
- - i mobili, gli accessori ed i dettagli
- - la presentazione
- Il coordinamento
Il coordinamento
“E’ proprio la possibilità di realizzare un sogno, che rende la vita interessante” (P. Coelho) Realizzare un proprio progetto è proprio come realizzare un sogno. Vedere trasformarsi un concetto ed un’idea in un’opera è quanto di più gratificante possa esistere. Le difficoltà che si incontrano inevitabilmente durante il corso della realizzazione, devono essere viste come un’opportunità. Sintetizzo le fasi della realizzazione:
a) gli elaborati grafici ed i permessi; b) i preventivi e gli appalti; c) i contratti; d) la realizzazione vera e propria; e) l’ultimazione e la consegna.
Gli elaborati grafici ed i permessi
Elaboro tutti i disegni architettonici ed esecutivi che verranno forniti alle imprese, ai fornitori di materiali e servizi, ed alle ditte specialistiche. Le varie figure di cui sopra possono rientrare tra l’elenco delle ditte di mia fiducia, essere indicate da un associazione professionale o di settore, od ingaggiate direttamente dal cliente stesso. Gli stessi elaborati architettonici, attraverso lo studio professionale, vengono utilizzati per conseguire i permessi necessari da parte delle autorità locali. competenti. Potrebbe poi essere necessario ottenere il nulla osta da parte dei Vigili del Fuoco, dell’Azienda Sanitaria Locale, della Soprintendenza alle Belle Arti od ai Beni Architettonici, il nulla osta da parte degli enti di tutela di immobili sottoposti a vincoli storico-artistici o paesaggistico-ambientali, il nulla osta della Polizia Municipale per quanto concerne il Codice della Strada, ecc. La parte burocratica, in certi casi, determina un allungamento dei tempi e può causare gravi ritardi e problemi nell’esecuzione delle opere. Pertanto il programma dei lavori deve tenere conto anche di dette problematiche. Ad opera ultimata va richiesto il permesso di agibilità.
I preventivi e gli appalti
Elaboro le specifiche tecniche, i computi metrici estimativi ed i documenti di appalto che verranno forniti alle imprese, ai fornitori di materiali e servizi, ed alle ditte specialistiche per la redazione dei preventivi. Dedico molto tempo ed attenzione alla corretta stesura di detti documenti in quanto sono la base sulla quale viene redatto un capitolato di spesa. Il tutto nell’ottica del rispetto del budget prefissato.
I contratti
E’ mia ferma convinzione che non si può rinunciare ad un contratto chiaro e preciso che fissi gli impegni per una corretta reciprocità. Pensiamo a delle parti che trattano tra di loro per la prima volta o, quel che è peggio, per l’ultima!!! Vi sono sempre variabili che rendono diverse, di volta in volta, determinate lavorazioni. E’ opportuno lo studio di ogni possibile eventualità, definire ogni possibile clausola, prevedere tutte le possibili conseguenze. E’ opportuno, per una buona riuscita dell’opera, che le relazioni tra assuntore e committente siano sempre chiare ed improntate ad una reciproca correttezza. Quando tutti questi aspetti sono stati risolti in maniera soddisfacente approvo il contratto e consegno i disegni esecutivi all’impresa. La conduzione dei lavori, in caso di un particolare progetto da realizzare, è regolata dal Capitolato Speciale di Appalto. I contratti di appalto devono sempre includere i seguenti punti: le specifiche dei lavori, le condizioni di incarico, l’elenco dei costi dei materiali, della prestazione d’opera o delle opere compiute, le modalità di pagamento, le responsabilità e loro eventuali limitazioni. Stilati i contratti di appalto passo alla realizzazione dell’opera.
La realizzazione vera e propria
Stipulati tutti i contratti ed assegnate le singole lavorazioni, stabiliti i compiti e le responsabilità di tutte le parti in causa, redigo il cronoprogramma. Questo consente alle imprese ed ai fornitori di rispettare le tempistiche previste e di intervenire nel momento più opportuno. Mi occupo della supervisione dell’opera da realizzare diventando direttamente responsabile della riuscita del progetto. Gestisco l’organizzazione della fornitura e dell’installazione di tutto ciò che è legato al progetto di design, elaboro un programma di reperimento di materiali, finiture, accessori, attrezzature, gestisco le sostituzioni, impartisco le istruzioni alle ditte interessate, gestisco gli imprevisti ed i contrattempi, riferisco al cliente sull’andamento dell’opera e mi occupo dei costi. E’ mio compito verificare il corretto andamento dell’opera in fase di realizzazione, aggiornare il programma dei lavori, risolvere qualsiasi problema dovesse sorgere e mantenere ottimi rapporti con tutti coloro che fanno parte del team che lavora al progetto. Allo scopo convoco riunioni con cadenza regolare che mi permettono di tenere sotto controllo l’andamento del progetto di design. Quando finalmente l’opera è completata passo alla sua consegna.
L’ultimazione e la consegna
Un minuzioso controllo finale sullo stato degli impianti, delle tinteggiature, delle pavimentazioni, dei mobili, degli accessori e così via, mi permette di verificare la corretta esecuzione dei lavori e delle forniture. Questo mi consente di porre rimedio ad eventuali problemi prima della consegna formale al cliente. Al momento della consegna mi premuro di fornire i libretti di istruzioni e le garanzie dove richieste, di istruire il cliente sulle modalità di mantenimento di pavimenti, mobili, pitturazioni, ecc. e gli eventuali consigli per le manutenzioni. Viene regolarizzato il mio giusto compenso ed, accanto al piano pratico (presentazione della fattura finale), non trascuro mai il piano amichevole. Una scatola di
cioccolatini, un buon calice di vino ed un mazzo di fiori per la signora. - - gli elaborati grafici ed i premessi
- - i preventivi e gli appalti
- - i contratti
- - la realizzazione
- - ultimazione e consegna
- Realizzazioni... i s p i r a z i o n i ...
VIVERE CON GUSTO
... gli abbinamenti ...Rivisitazione in chiave moderna di una cassetta della frutta, ricostruita in legno multistrati di pioppo colorato e alluminio lucidato. Alcune parti rimangono volutamente in abete naturale a richiamare l’essenza del legno originale, proprio della cassetta del mercato ortofrutticolo. Allo stesso modo del "contenitore" (la cassetta) anche il "contenuto" è stato rivisitato. Food and wine di alta qualità e di aziende prestigiose, già correttamente abbinati tra di loro. La ricercatezza degli abbinamenti è ben spiegata in una brochure stampata su carta pergamena e chiusa con un laccio di corda grezza. L'impiattazione, come da indicazioni, sorprende gli occhi e il palato di amici e invitati.
Le cassette, personalizzabili con una dedica, sono di sei tipi diversi e si differenziano per il contenuto e i rispettivi abbinamenti. Il cibo spazia tra i formaggi e i salumi, le marmellate e le confetture, le salse e le mostarde, e il vino scelto è il Franciacorta, uno spumante italiano DOCG. ottenuto con metodo classico, lo stesso utilizzato da tre secoli in Francia per lo Champagne.
I profumi, i gusti e i colori delle prelibatezze passano, lasciando il posto d'onore a ciò che rimane: la cassetta, un oggetto di design che ispira a un utilizzo personalizzato.
Da semplice "contenitore" a parete attrezzata o scaffalatura di tendenza, oppure composto a diventare un vero e proprio mobile (un tavolo? una sedia? un armadio? una toilette? ......) usa la fantasia e VIVI CON GUSTO.