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Il Cascinale

INTERVENTO EDILIZIO DI NUOVA COSTRUZIONE
PROVINCIA DI GORIZIA
COMUNE DI FARRA D'ISONZO
"PROGETTO ECOSOSTENIBILE"

“Dopo una dura giornata di lavoro, finalmente si apre il portale che, dalla via principale ed attraversata una piazzola ben pavimentata ed illuminata, immette nel Cascinale.
Non ho dubbi. Sono a casa. Mi posso finalmente rilassare.”


Questa prestigiosa residenza di campagna comprende: sette appartamenti, due villette, garage e posti macchina, una corte comune e dei giardini  esclusivi, un orto rigoglioso ed un parco privato. Vi si accede attraverso una bella piazzola ed un grande  portale, che conferiscono a questa residenza di campagna un carattere intimo ed esclusivo.
Il Cascinale vuole essere una riproposizione di quell’architettura rurale tradizionale che sta scomparendo, e che si vuole invece  ritrovare,  migliorandone la funzionalità, la dotazione dei vari servizi e reinterpretandone le peculiarità e gli aspetti estetici. Il  modello proposto consiste in una corte interna (l’aia) attorno alla quale sono  organizzati i volumi edilizi pieni (gli edifici), vuoti (i porticati) e le recinzioni verso l’esterno (il portale). Inoltre un parco ed un orto, contigui ma separati dalla corte, sono collocati dalla parte  opposta rispetto alla strada principale. Alla fine dell’orto una staccionata in legno ed un roseto,  delimitano una capezzagna ed un canale. Questo, dalle sponde ben curate e con i fichi selvatici,  serve ad irrigare l’orto, la campagna ed i vigneti circostanti, ed a dividere la proprietà da una collinetta con un bosco di piante autoctone. Il Cascinalesi ispira all’originario modello rurale  di “impresa chiusa”, ovvero luogo di residenza e lavoro, quasi autosufficiente, impostato attorno ad una corte. Quante volte abbiamo visto, sparsi per la campagna Goriziana e non solo, edifici  “rustici”  più o meno grandi, con giardini più o meno estesi, in stato di degrado ed abbandono? E quante volte abbiamo esclamato: “sarebbe un sogno ristrutturare questo edificio e viverci !!!”  UN SOGNO? Proviamo ad immaginare. Un grande portone di legno, che spezza la continuità del recinto in pietra, si apre davanti a noi ed ai nostri amici. Entriamo. Mattoni e tavelle in cotto, vecchi coppi fatti a mano, pietra e sasso, tavole  e  travi  di legno scuro, argilla cruda, intonachi a calce ed intonachini in coccio pesto, grandi vasi di argilla con siepi di bosso, antichi  attrezzi  per  i lavori in campagna ed un abbeveratoio in  pietra ad arredare gli esterni, il  tutto legato in una omogeneità cromatica e materica. Lampade e lampioncini diffondono una luce tenue e calda, a dare un’atmosfera rarefatta. Finalmente sono a casa!!! Sono Al Cascinale. Poi, in un voluto gioco di contrasti, l’inserimento di singoli elementi come putrelle in acciaio, vetro acidato e sabbiato, l’ascensore nel silos per le  granaglie, il tutto ad enfatizzare un linguaggio
architettonico con dei riferimenti, ma anche delle reinvenzioni. Una  nuova via alla semplicità, che non si confonde con  quel stile “rustico”, di cui si sta abusando troppo, ormai diventato una parodia di se stesso. Qui c’è personalità. La casa di campagna non risponde più al solo restrittivo concetto del piacere della vita fuori città, della riscoperta del contatto con la natura, del ritrovamento delle radici contadine. Abitare in campagna presuppone il recupero di modelli costruttivi che sembravano essere dimenticati o addirittura travolti. Ed invece ora ci appaiono ben più vicini delle ultime propaggini della modernità. Il Cascinale, così lontano dai riti mondani e dotato di spazi più ampi, è quello che esprime maggiormente la personalità ed il temperamento di chi vi abita. Il vissuto prende il sopravvento, il gusto si educa e si fa meno vistoso. Riappropriarsi del proprio tempo per far  nascere un  nuovo stile di vita”. Moderni castellani lontani dalla folla, ma abbastanza vicini alla città per non perdere nessun contatto. Una casa da sogno in un ambiente da sogno, da condividere con se stessi, con la propria famiglia e con tanti amici.
Difficile da paragonare impossibile da dimenticare.

“Se potessi scegliere – alfine libero dagli obblighi di lavoro – la casa ove vivere, non avrei alcun dubbio”

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